Chirurgia orale
Il campo d’azione dell’odontoiatria conservativa è la terapia della carie dentaria. La carie è la malattia causata dalla dissoluzione dei tessuti duri del dente (smalto e dentina) da parte degli acidi che si formano dalla fermentazione batterica degli zuccheri della dieta.
Contrariamente a quanto molti pensano la semplice presenza di una lesione cariosa, a meno che non si estenda in profondità a ridosso del nervo, è solitamente indolore. Nel caso invece di invasione del tessuto nervoso si parla di carie complicata, e quello è il campo d’azione dell‘endodonzia.
La terapia conservativa consiste nella rimozione del tessuto rammollito e nella ricostruzione del dente. Questa parte della terapia volta a conservare il dente prende per l’appunto il nome di conservativa. Quanto prima riusciamo ad intercettare una carie, tanto minore sarà il danno e la quantità di dente da ricostruire. Ecco perché, a tale scopo, è importantissimo fare una visita a cadenze periodiche (6 – 12 mesi).
Nel mio studio, grazie all’ausilio della radiologia digitale riesco ad intercettare lesioni davvero minime agli stadi iniziali. In particolare quelle interprossimali, che si annidano tra dente e dente, e che sono le più insidiose.
Le ricostruzioni, tranne in rari casi, vengono eseguite con materiali estetici di alta qualità. Da anni ormai evito l’utilizzo della vecchia amalgama dentaria, che oltre ad essere poco estetica (ricordate le otturazioni grigio scure, volgarmente dette piombature), libera vapori di mercurio che sicuramente non sono il massimo per la nostra salute. Attualmente sull’amalgama non ci sono evidenze, ma sospetti. In ogni caso pur non consigliando di rimuovere tutte le vecchie otturazioni, di sicuro, quando se ne presenta la necessità, preferisco sostituirle con materiali più moderni ed estetici, biologicamente più sicuri, quali le resine composite di ultima generazione.